Serie D: Veni a due facce ancora sconfitta in trasferta

Pallavicini – Veni 69-67 (15-11, 38-20; 57-39)

Pallavicini: Tosiani 12, Cenesi 6, Nanni 8, Pierantoni 7, Maestripieri 7, Pellegrino, Spadellini, Sgargi 8, Nanni 14, Consolini n.e., Minghetti 7, Bartalotta. All. Torrella. Ass. Mezzetti e Grassilli.

Veni: Minozzi G. 15 (3/3, 0/3, 4/7, 2r, 1pp, 2pr, 2as in 29′), Poluzzi n.e., Vinci 3 (1/4, 1/4, 4r, 2pp, 1pr in 15,), Sgarzi 3 (3/4, 0/2, 0/2, 1r, 1pp, 3pr, 1as in 20′), Barbieri 2 (1/4, 1r, 1pp, 1as in 16′), Frignani 3 (1/2, 1/4, 3r, 1as in 14′), Dal Pozzo 18 (8/9, 5/10, 2r, 3pp, 3pr, 1as in 26′), Angelini 6 (2/3, 2/3, 0/2, 7r, 2pp, 1pr in 26′), Bartolozzi 17 (6/9, 4/10, 1/5, 3r, 2pp, 1as in 33′), Ghedini (1pr in 3′), Pastore (0/1 da 2, 1r, 1pp in 11′). All. Minozzi M. Ass. Minozzi C. e Sannini.

Ci sono quei campi stregati, dove comunque vadano le cose il foglio rosa non riesci proprio a portarlo a casa. Per la Veni le palestre Lercaro sono una di queste. La sola gioia che i nostri colori hanno ottenuto nella storia più o meno recente fu una differenza canestri mantenuta che qualificò due anni fa la serie D ai play off. Ma sempre foglio giallo fu. Con queste premesse e i migliori propositi i nostri ragazzi affrontavano dunque l’ultima gara dell’anno solare, sperando un po’ nel miracolo natalizio e un po’ di più nella voglia di avvicinare il quinto posto proprio degli avversari. L’inizio sembra quasi promettente, nonostante i 7 punti di un ispirato Pierantoni nel primo quarto. Le rotazioni frequenti di coach Marco hanno palesemente lo scopo di distribuire le forze e tenere tutti sul pezzo contro una squadra energica e dal gran ritmo, ma probabilmente sortiscono l’effetto contrario. Presto la confusione e la scarsa organizzazione in attacco iniziano a farla da padrone, e come sempre quando la squadra non riesce ad attaccare poi smette anche di difendere. Il parziale del secondo quarto è impietoso (23-9) e si può riassumere solo così.

Finiamo ad un certo punto anche sotto di 26. Meglio davvero non aggiungere altro.

Il secondo tempo vede due cambi nello starting five. Partono Gio e Power che avevano iniziato la gara dalla panchina. Il messaggio evidente è: i leader facciano i leader e vediamo se almeno la dignità riusciamo a salvarla. In effetti il piglio è differente rispetto ai primi venti minuti, ma ci voleva poi davvero poco. Il problema è che continuiamo a fare poco canestro e quindi ad ogni minimo errore lo scarto arriva ancora attorno ai 21-23 punti. Poi certe volte, quando piove inizia anche a grandinare, e allora ecco che in sequenza rapida arrivano prima il quarto fallo di Winx e poi l’infortunio a Frigna che tolgono due uomini di grande energia dalle rotazioni. Si aggiunge un Barbier in serata storta e un Manu che, pur riscattando un primo tempo da randellate sulla schiena non la mette davero mai da fuori nè in penetrazione. Chiudiamo a -18 il terzo periodo, ma almeno abbiamo il merito di restare, quello sì, in partita con la testa. Dopo appena due minuti entrambe le squadre sono già in bonus, e siamo noi ad approfittarne maggiormente. Gio capitalizza un tecnico agli avversari in apertura, Power va con un gioco da tre punti e altri due liberi e Manu pesca dalla lunetta un 3/4 importante per riavvicinarci nel punteggio. Siamo vivi  e ci siamo. Gian, entrato in campo poco prima della fine del terzo quarto, mette tutta l’energia che un under deve portare alla prima squadra, e il quinto fallo a Winx un paio di azioni dopo essere rientrato sarebbe quasi indolore se non si prendesse pure un tecnico che ci toglie il possesso di palla. Poco male, l’inerzia passa definitivamente nelle nostre mani quando Gio insacca da otto metri due triple in fila delle sue, e Power e Simo spaccano la difesa con tre canestri consecutivi. Ci siamo per davvero, gli avversari sembrano in bambola e segnano solo dalla linea della carità (appena due canestri dal campo). Terza tripla di Gio e due liberi ancora di Power e siamo a -2 con trenta secondi abbondanti sul cornometro. Poco importa a questo punto di qualche errore di gestione poco prima che poteva regalarci altre gioie. Difendiamo forte e costringiamo gli avversari all’errore. Mancano 17 secondi e abbiamo la palla in mano. Power sceglie di attaccare in isolamento, batte il suo avversario e arriva al ferro per il sottomano del pari. La palla però gli scivola dalle mani e ne esce un tiro che sorvola il ferro e finisce nelle mani degli avversari. Purtroppo viene da dire che la sconfitta è meritata, perchè a questi livelli non si possono regalare due tempi e mezzo e 26 punti ad un’ottima squadra come sono i nostri avversari. Ci succede troppo spesso di non riuscire ad avere continuità fuori casa contro le prime della classe. E’ successo contro CVD, Anzola e San Giovanni. Quattro indizi che più che una prova suonano come una sentenza. In questo i margini di miglioramento sono enormi. Se vogliamo davvero toglierci delle soddisfazioni autentiche sarà l’aspetto su cui dovremo lavorare di più a partire dalla pausa invernale. Intanto ancora una volta il campo della Pallavicini resterà tabù per almeno una stagione. Alle nostre spalle la gigantografia del cardinale Lercaro, più che sorridere sembra sogghignare.

 

Buone feste a tutti quelli che ci seguono live o via internet e arrivederci al 2016 con la sfida casalinga contro Carpi il 10 gennaio.