Serie D: sconfitta al fotofinish nell’ultima partita casalinga

Veni – Carpi 68-69 (9-17, 36-36; 51-56)

Veni: Gamberini 2, Minozzi G. 14, Vinci 9, Pederzoli 20, Sgarzi 2, Frignani n.e., Ghedini 4, Ballarin 6, Pastore 6, Brunetti 2, Campanile 3. All. Minozzi M. Ass. Ardizzoni.

Carpi: Compagnoni 12, Goldoni 9, Pivetti 3, Pravettoni 10, Spasic 4, Bonfiglioli 5, Saetti 2, Doddi 24. All. Testi.

Arbitri: Presutti e Moro.

La Veni chiude la stagione in casa (mancherà l’ultimo impegno sabato a Fidenza per la chiusura definitiva) con una sconfitta decisamente indolore, seppur fastidiosa per come è arrivata e perché in ogni caso perdere non piace mai a nessuno. Con entrambe le squadre già matematicamente salve però era giusto interpretare così il match, con impegno e agonismo ma anche con la possibilità di sfruttare rotazioni allargate e vedere in campo chi finora ha avuto meno spazio per infortuni e scelte tecniche. Carpi si presenta con soli otto effettivi, mentre da noi Frigna si siede senza entrare in campo a causa di una botta subita nell’ultimo match prima di Pasqua. Il Nazzareno parte forte con tre missili dall’arco, e solo cinque punti di Gio ricuciono lo strappo iniziale (5-9) che si allarga però fino al meno otto di fine primo quarto. Nel secondo il ritmo si alza e così pure l’intensità difensiva, grazie alla quale otteniamo canestri da sette diversi giocatori. La ripresa offre una partita vera e godibile, con Carpi che a fine terzo quarto approfitta di un paio di errori per cercare la nuova fuga. Non ha fatto però i conti con il nostro Gian, che a metà dell’ultimo periodo si accende portandoci nuovamente davanti. I canestri di Winx in contropiede sembrano girare il match per noi (65-59) ma Compagnoni e Doddi non ci stanno e riavvicinano i modenesi. Avanti di uno con la palla in mano per noi, gli arbitri non fischiano il tentativo di fallo sistematico e così ancora Doddi si invola in contropiede per il +1 a 8″ dalla fine subendo anche fallo. Libero sbagliato e tripla di Gio presa con spazio e tempo perfetti. Sarebbe il finale ideale ma la palla non entra e l’esultanza rimane strozzata in gola. La stagione nel suo complesso non è stata poi molto diversa da così.

P.S: La Veni festeggia comunque la meritata salvezza con un rinfresco finale a cui va aggiunta la presenza del gruppo di ragazzi del progetto Calamai e dei loro istruttori presentati durante l’intervallo della partita. Un segnale forte della presenza della società all’interno del tessuto sociale di San Pietro e dintorni, non solo con lo sport ma anche con un forte impegno nel sociale. La prossima annata ripartirà -anche- da qui.