DANIELE (BEO) giocatore, dirigente, un esempio per tutti

Il Basket inteso come aggregazione sociale e sportiva Beo lo ha incrociato alla fine degli anni 60, ha giocato con squadre allievi e juniores forti a cui ha sempre dato un contributo determinante. Ha aiutato la diffusione giovanile della pallacanestro con le prime aggregazioni del minibasket. A 25 anni ha ricoperto la carica di presidente per 8 anni, un esempio che i ns ragazzi dovrebbero considerare, un impegno personale per fare vivere la VENI e la organizzazione che ha consentito a molti di praticare questo sport. Il capello lungo, la barba incolta hanno originato il soprannome BEO che è l’abbreviazione di babbeo, Daniele certamente non era un babbeo anche se con la sua ironia poteva alimentare in chi non lo conosceva questa sensazione. Nel profondo era generoso, amichevole e divertente non sapevi mai come interpretarlo.  Daniele non era di madre lingua dialettale, quando affrontava   discorsi   in dialetto era unico. Per scriver queste poche righe ho attinto al libro del 50° dove dal 1967 al 1989 è documentata l’attività di Daniele dalla partecipazione ai vari campionati, alla partecipazione con i fratelli “D five ” al 3° torneo di settembre, all’incontro internazionale in quel di BRNO con BENESOV.

Ci ha lasciato troppo presto, ha lasciato non chiacchiere ma un esempio di partecipazione attiva, di impegno personale, serio ,puntuale, dando vita a un rapporto di , collaborazione, per alimentare la VENI e il basket.

Alleghiamo un articolo scritto da DANIELE: