Veni Basket – Granarolo 47-51
(11-17; 23-27; 38-38)
Tabellino: Franceschelli 6, Zentile 3, Montebugnoli 17, Sughi 6, Saccenti 2, Monti 5, Tosi 2, Meletti 4, De Simone 2, Govoni, Trentini ne, Giglio ne.
Durante la settimana precedente alla partita, in tutti gli allenamenti (vissuti come sempre fra alti e bassi in termini di presenze e intensità), coach Maini aveva avvisato i ragazzi: nonostante la classifica (Granarolo a 0 vittorie) sarebbe stata dura. Così è stato purtroppo.
Nonostante la carica di capitan Trentini, che rientra nei 12 anche se è troppo presto per rivederlo in campo, l’inizio della Veni è disastroso. Palle perse in serie, e nessuna voglia di rientrare in difesa, spianano la strada agli avversari che invece hanno una voglia matta di cogliere la loro prima vittoria. In un amen siamo 4-15 per loro.
Sul finire del primo quarto ci avviciniamo, e nel secondo è la panchina (buon impatto di Monti, De Simone, Tosi) a provare di cambiare l’inerzia. Agguantiamo il pari grazie anche ai canestri ci Montebugnoli, ma ci blocchiamo nuovamente in attacco – che fatica contro la zona avversaria – regalando inoltre tantissimi tiri liberi a degli avversari che a loro volta facevano fatica a trovare ritmo. -4 all’intervallo.
Il terzo quarto è il migliore sul piano realizzativo, ma la squadra dà nuovamente l’impressione di aver raccolto molto meno di quanto potesse. Non viene mai piazzato il break decisivo nonostante ci sia l’opportunità, e questo fatto (unito alla fatica fatta per rimontare, pressando spesso a tutto campo) alla lunga pesa.
Nel quarto quarto infatti a causa della stanchezza il canestro diventa un vero miraggio. Sbagliamo tantissimi tiri aperti, da vicino o comunque con metri di spazio, e ovviamente diventa dura rimanere al passo. Granarolo trova canestri pesanti in transizione, colpa delle nostre palle perse banali e degli errori di cui sopra. Gli ultimi minuti, dopo essersi trovati sul -6 a 90″ dal termine, sono un assalto senza grandi chances. Vince Granarolo e i rimpianti non mancano di certo.
Tralascio di proposito ogni discorso sugli arbitri, perché come ribadito da coach Maini dobbiamo guardare prima a noi e alla miriade di errori fatti. Allo stesso modo voglio sottolineare l’impegno che comunque è stato messo in campo dal secondo quarto in poi, con tutti i limiti del caso. Bisogna ritrovare questo spirito anche in allenamento, per provare a toglierci delle soddisfazioni nei mesi che restano!