Veni – Granarolo 47 – 41 (12-10; 16-20; 30-26)
Veni basket: Giglio n.e., Monti 12, Tosi n.e., Villani 2, De Simone, Trentini 2, Zentile 8, Montebugnoli 11, Bchir, Saccenti 1, Franceschelli 11. All. Maini Vice All. Evangelisti
Domenica 1 maggio sarà una data che rimarrà “impressa” per sempre nella mia mente, la partita giocata al PalaMassumatico tra la Veni e Granarolo difficilmente verrà dimenticata dal sottoscritto nella seppur breve carriera di allenatore delle giovanili Veni. Sono passati esattamente 30 giorni dalla partita di andata ,giocata venerdì 1 aprile a Granarolo dove i locali oltre a tirarci un bello scherzetto (alludendo al pesce d’aprile) ci seppellirono a suon di canestri fino ad un umiliante -38. Con tutte le “attenuanti” del caso (infortuni, giocatori fuori allenamento) la partita non fu presa con il giusto approccio da parte nostra e Granarolo purtroppo a nostro discapito ne approfittò per tutti i 40 minuti di gioco suggellando una meritatissima vittoria frutto di una pressione a tutto campo che colse impreparata la nostra formazione.
Non sono stati nemmeno facili per la squadra svolgere gli allenamenti che hanno preceduto questa partita dopo la prematura scomparsa del nostro carissimo Roberto, e non era nemmeno scontata attendersi una tale reazione da parte di tutti i giocatori nell’affrontare una partita che sulla carta ci vedeva sconfitti in partenza.
Veni quindi che scende in campo con il “lutto” al braccio e a volte ci si chiede come mai questa strisciolina nera che avvolge una piccola parte del coordinato da gioco, seppur “simbolica” riesca ad “infondere” così tanto coraggio e voglia di vincere a tutti i costi nella mente dei giocatori.
E così è stato anche questa volta, infatti i nostri ragazzi giocano un primo quarto quasi perfetto se non subissero il “ritorno” di Granarolo per terminare avanti di soli 2 punti dopo essere stati in vantaggio per 12 a 2 nei primi 5 minuti di gioco. Nel secondo quarto rischiamo che la partita prenda una “piega” a noi sfavorevole, in 10 minuti di gioco segniamo un solo canestro su azione con capitan Trentini ma per nostra fortuna Granarolo non ne approfitta, e il parziale di 4 a 10 per gli ospiti fissa il punteggio (da minibasket) sul 16 a 20.
La Veni che rientra sul parquet di gioco è un’altra Veni, un rigenerato Monti suona la carica e in difesa non passa nemmeno uno “spillo”. Zentile “buca” più volte la pressione difensiva di Granarolo e senza nemmeno renderci conto ci troviamo in vantaggio per 30 a 26 con ancora 10 minuti da giocare.
L’ultimo quarto è quello dove entrambe le formazioni danno il meglio di sé, si combatte fino a 3 minuti dal termine senza esclusioni di colpi (38-32 Veni) e quando il traguardo sembra ormai vicino Granarolo piazza la “bomba” allo scadere dei 24 secondi e riapre la partita. Franceschelli temporaneamente “frena” la rimonta di Granarolo con un bel canestro nel traffico (40 a 35) ma purtroppo i nostri avversari non si danno per vinto e con un parziale di 0 – 6 si portano per la prima volta in vantaggio nella seconda parte del match. Ma qui per nostra fortuna Franceschelli in una “convulsa” azione trova un difficilissimo canestro da 3 ad 1 minuto e 30 secondi dal termine, che “taglia” le gambe e il morale della formazione ospite (42 – 40).
Oramai Granarolo non ne ha più e i canestri dalla linea della carità della coppia Monti-Montebugnoli fissano il risultato sul 48 a 41 a nostro favore e al suono della sirena il PalaMassumatico esplode di gioia. Con gli occhi lucidi e il groppo in gola e le braccia “tese” al cielo, la squadra si ritrova al centro del campo per dedicare il match a “Robby” la cui mancanza lascerà un segno indelebile nella mente di ciascuno di noi.
Angelo Maini