Under 18: Le sconfitte insegnano solo se sai imparare

Basket Village – Veni Basket 62 – 34 (19-9, 13-3, 11-10, 19-12) Bchir 8, Saccenti 7, Tonelli, Di Furia 7, Cesari 2, Pulga 4, Battaglia, Tosi 7, Govoni 1

Aggrapparsi con forza alle cose che si sanno fare bene, non importa se poche, questa è la lezione, fondamentale, che la dodicesima giornata di campionato consegna alla Veni, difendere con grinta e provare a segnare, in penetrazione, non con velleitarie e spesso improduttive soluzioni dalla lunga distanza sono, alla prova dei fatti, le armi più efficaci che la squadra di coach Bonora ha e che utilizza, però, con molta timidezza.

Pronostico perfettamente rispettato fin da subito, con i locali che, dopo i primi minuti di incertezza, prendono le misure alla zona della Veni e legittimano la differenza di classifica con una prestazione senza acuti particolari ma concretamente fatta di difesa e canestri in penetrazione (ndr).

Il primo e il secondo quarto volano via subito e si va all’intervallo con il Basket Village che saluta con la manina dall’alto dei suoi 20 punti di vantaggio.

La Veni non c’è, scarsa concentrazione in difesa, solo 13 i rimbalzi difensivi in tutta la partita, e soprattutto la solita noiosa ricerca del “bel gesto NBA style” fine a se stesso, 0 su 17 dicono le statistiche dei tiri da tre a fine gara a dimostrazione che il tiro dalla lunga distanza non è una soluzione efficace per “spaccare“ le partite, almeno per noi, quindi inutile insistere.

Dal terzo parziale rientra dagli spogliatoi una Veni più consapevole, i sampierini fanno un bagno di umiltà e si mettono a lavorare seriamente, difesa ordinata e ripartenze in contropiede limitano le iniziative dei granarolesi, che vincono di 1 punto il parziale in corso e di 7 l’ultimo quarto.

La gara giocata contro il Basket Village rappresenta l’evidenza che questa è la ricetta, l’unica al momento, che l’under 18 deve mettere in campo con continuità perchè le sconfitte insegnano solo se sai imparare, sennò sono solo errori che si ripetono in loop.

Quindi meno NBA e più Bonni style: 3 allenamenti a settimana, tanta grinta e lavorare, lavorare e lavorare

G.T.