Serie D: Zampata di Lupo. La Veni vince in volata la sfida salvezza

Veni – Sampolese 63-60 (16-17, 30-32; 40-50)

Veni: Gamberini, Minozzi G. 31, Vinci 2, Brunetti n.e., Sgarzi 1, Frignani 3, Luparello 13, Dal Pozzo, Ghedini 6, Ballarin 4, Barbieri 3. All. Minozzi M. Ass. Ardizzoni.

Sampolese: Tognoni, Siani 5, Davoli 2, Braglia 4, Tondo 10, Benevelli 5, Maggiali 2, Fassinon 6, Pezzi 3, D’Amore 23, Hasa n.e. All. Immovili. Ass. Corali.

Arbitri: Baldrati e Cavina.

Dopo aver portato a casa due referti rosa nelle ultime due uscite contro le due squadre appaiate al secondo posto in classifica, il rischio di prendere sottogamba la sfida ai penultimi (tecnicamente parlando i secondi con la classifica rovesciata) della classe ieri sera poteva essere tutt’altro che improbabile, soprattutto visti i ritorni nei ranghi di Lupo e Frigna che davano fiducia e rotazioni finalmente più ampie. A riportare tutti serenamente coi piedi per terra ci pensavano però la cruda realtà delle assenze del Prof per motivi di lavoro e venerdì sera anche di Gian, infortunatosi alla caviglia durante l’allenamento. Franz e Nick completavano il solito desolante affresco degli assenti. Anche gli avversari non stanno molto meglio, con diversi giocatori fuori su cui spicca Farioli, Hombre del partido della gara di andata. Ci sono però gli innesti di Tondo, certamente uno dei primi migliori pivot del girone anche a 38 primavere, e D’Amore, esterno classe ’95 che a tratti si è dimostrato immarcabile.

La partenza vede noi a uomo e loro a zona 3-2, e a Gio non sembra vero di poter sparare da libero otto triple nei primi dieci minuti, quattro delle quali a segno. I problemi sono altrove, per esempio nel fatto che a parte due punti di Barbier non riusciamo a trovare contributi offensivi da nessun altro, e che in difesa i lunghi in maglia rossa ci mangiano in testa, con il moro Fassinou a metterne sei e Tondo ad arpionare il resto. E buona grazia che i loro primi quattro liberi piegano il ferro, perché altrimenti il divario si amplierebbe già nella prima frazione, che invece chiudiamo sotto di uno. Lupo e Frigna partiti in quintetto hanno autonomia limitata e si vede, ma con Power frenato dai problemi al ginocchio sono sempre i canestri di Gio, a quota 22 a fine primo tempo, a mantenerci a contatto, anche perché a parte una tripla di Lupo per noi arrivano solo tre punti da sei viaggi in lunetta, mentre un ottimo D’Amore uscito dalla panchina ne infila nove consecutivi chiudendo a 11 i primi venti minuti. La zona reggiana, adattatasi ad una 2-3 molto mobile, crea come detto problemi al nostro attacco, ma a fare acqua è la difesa che concede troppi canestri facili, secondi tiri e contropiedi agli avversari. Chiudere così a meno due la pausa lunga sembra un affare. La ripresa purtroppo appare invece come un incubo, un film già visto in cui perdiamo terreno dagli avversari, fiducia, ed armonie annesse. Cinque diversi avversari vanno a segno, mentre per noi Barbier con una follia spara terzo quarto e tecnico per il quinto fallo in un amen, accorciando ancora di più le rotazioni visto che anche Winx è seduto con quattro penalità. Gio tira solo un paio di volte in tutto, e non riusciamo ad attaccare l’area per avere qualche libero o tiri ad alta percentuale. Segnano Lupo, Balla e Ghedo da tre, ma dieci punti sono un magro bottino che ci lascia altrettante lunghezze da recuperare a fine terzo quarto. Power propizia un recupero subito, ma è l’ingresso di Lupo a cambiare la partita a livello di atteggiamento difensivo. La Veni con lui cambia letteralmente faccia, iniziando a mordere le caviglie agli avversari e trovando di nuovo Gio per la settima tripla e due punti in contropiede di Winx su palla recuperata. La Sampolese barcolla e le triple di Lupo e Gio chiudono un parziale che solo il solito D’Amore impedisce che diventi ancora più ampio. Ora però la gara è di nuovo in equilibrio, Ghedo infila un gioco da tre punti su assist di Balla e pareggia a 55. Frigna poco dopo pesca energie inaspettate e cattura un rimbalzo offensivo ad altezze siderali per poi mettere i due liberi del vantaggio Veni. Tondo risponde con un canestro clamoroso per il nuovo pareggio e si entra così nell’ultimo giro di lancette. Lupo trova pure lui le ultime stille di forza per attaccare la zona avversaria dal palleggio, e si procura segnandoli i liberi del nostro nuovo vantaggio. I biancorossi vanno dal loro uomo migliore, anche perché Tondo è fuori per falli come Vinci, ma il tiro di D’Amore arriva corto. Il fallo sistematico porta Gio in lunetta, il suo errore però lascerebbe margine per un tiro del pareggio, ma ancora Frigna si prende la ribalta col rimbalzo più importante della partita e riconsegna la palla ai Gio che stavolta fa due su due per il più cinque. La tripla finale di Siani e il libero di Balla a tempo scaduto fissano solo il punteggio che regala ai ragazzi il terzo sorriso consecutivo. E se la zona play out resta lontana ancora solo quattro punti, sono molte di più ora le squadre rimaste coinvolte nella corsa alla salvezza. Noi ci godiamo per la prima volta in stagione il nono posto, che non sarà granché ma è il primo della colonna di destra della classifica. Il secondo, visto che la cabala ci ha detto bene fino adesso, lo occupano i ragazzi della Magik Parma. Aspettate un attimo che vado a controllare con chi dobbiamo giocare la prossima partita…

MVP: chiaro che i 31 di Gio siano stati fondamentali, così come le giocate finali di un Frigna che doveva giocare 15 minuti e ne ha fatti quasi il doppio. Ma il giocatore che ha girato la partita nel quarto periodo ha il volto e i colori di Lupo, che ha suonato la carica e.. dato la zampata decisiva, aggiungendo al suo score 5 recuperi e 4 assist più 8 falli subiti facendo pure lui gli straordinari nel minutaggio. E nel periodo in cui si parla di riaprirne la caccia nel centro Italia, noi ululiamo “evviva il Lupo!”