Veni – La Torre RE 69-64 (24-15, 40-31; 59-41)
Veni: Gamberini, Minozzi G. 13, Vinci 7, Meola n.e., Sgarzi, Barbieri 10, Frignani 9, Gentili 4, Dal Pozzo 20, Ghedini n.e., Ballarin n.e., Bartolozzi 6. All. Minozzi M. Ass. Sannini e Minozzi C.
La Torre: Canuti 4, Panciroli 2, Mazzi G. 3, Passiatore 2, Pezzarossa 2, Mazzi F. 24, Bertolini n.e., Margaria 11, Codeluppi 16. All. Spadacini. Ass. Corradini e Severini.
Arbitri: Spocci e Bersani.
Vittoria per la Veni che porta a tre in fila la lista di W consecutive per la prima volta nella stagione, e a dieci quella del computo totale. Bottino interessante, che nell’equilibratissima “western conference” della serie D vuol dire momentaneo quinto posto in coabitazione con la Pallavicini. Ampi sorrosi alla fine dunque, ma Reggio si dimostra pessima gatta da pelare, in barba alla classifica che la vede penultima a otto punti. Mazzi e Codeluppi sfoggiano una partita a cinque stelle, con il primo che chiuderà addirittura con 6/10 da tre e 24 punti totali e il secondo a supporto con 16, entrambi sempre puntualissimi nel ricucire gli strappi che i padroni di casa tentano di imporre alla partita. Con un primo quarto da 24 punti e un Power da 17 a fine primo tempo non si spiegherebbero altrimenti i “soli” nove punti di vantaggio. Nel terzo quarto è Barbier a guidare il parziale che dopo trenta minuti scrive +18 sul tabellone. Sembra finita, ma la Veni si addormenta, o Reggio si sveglia, o forse entrambe le cose. Fatto sta che il parziale di 11-3 in due minuti e mezzo riapre tutti i discorsi. Tanta fatica a segnare, Reggio precisissima con quattro triple consecutive a segno e percentuali decisamente in aumento, fatica ad attaccare la zona avversaria. Con questa ricetta il punteggio recita +3 con meno di quatrro minuti da giocare e solo quei tre punti di cui sopra a referto. Ci vuole una tripla allo scadere dei 24″ a ridare ossigeno ai ragazzi, che dopo il time out trovano anche i canestri del solito Barbier e di Winx. E’ però la difesa a togliere le castagne dal fuoco, con un eccellente Manu da 4 recuperi, anche perchè le scelte offensive degli ultimi 90 secondi sono da mani nei capelli. Tiri affrettati, palle perse ed errori banali rischiano di compromettere una gara condotta quasi sempre anche con ottimi momenti di basket. Fortunatamente il tempo e il buon margine costruito nel terzo quarto permettono di condurre in porto la partita. Sperando di aver imparato la lezione che servirà assolutamente per la prossima, difficilissima partita contro l’Atletico Borgo che in classifica ci precede.