CAMPIONATO PRIMA DIVISIONE
Girone D
4° giornata di andata
VENI BASKET 62
ULTIMA LEGIONE 43
VENI: Fini 4, Vecchi 7, Comi 17, Franceschelli 2, Zentile 7, Coppeta 14, Saccenti 3,
Aiello 2, Toscano 6, Monti, Musghi, Govoni.
ULTIMA LEGIONE: Roncarati 6, Forlani 11, Bertazza 9, Bianchi 4, Felloni 11, Vicenzi 2,
Bertazzini, Cuoghi E, Di Giusto, Dimarco, Vignudelli, Cuoghi E.
Un manipolo di Sanpierini sconfigge l’ultima legione.
Non si tratta di un racconto di gesta eroiche, ma semplicemente del giusto epilogo di una
gara contro una squadra che è sempre stata il tallone d’achille della primera Veni.
Essendo una squadra di scafatissimi giocatori, fisicamente superiori a molte squadre di
questo campionato, i legionari hanno sempre giocato partite arroccate nel pitturato e la
Veni si è accontentata di provare a colpire dal perimetro senza avere fortuna.
Ieri sera il copione è cambiato. Alla Partenza la squadra di casa commette subito qualche
errore di troppo e subito si configura una partita fatta di molto gioco e molti, troppi errori,
come spesso è successo l’anno scorso. Ma la difesa abbastanza aggressiva a tutto
campo chiesta da coach Minozzi, provoca qualche persa degli ospiti e lo score comincia a
muoversi a favore dei bianchi di casa. Nella seconda metà del quarto però i ferraresi si
adeguano alla difesa allungata che forse si ammorbidisce un po’ e così dopo dieci minuti
ospiti sopra di 1.
Nella seconda frazione si riparte con la difesa aggressiva e in attacco i locali riescono a
punire ripetutamente la zona avversaria sia dall’arco che con penetrazioni premiate con il
fallo. La partita si fa maschia da entrambe le parti, ma Raspanti tiene in pugno la guida
della gara. All’intervallo i locali sono a più 10. Il capitano di stasera, ricordando altre sfide, è
cauto e raccomanda a tutti di continuare ad essere aggressivi in entrambi i lati del campo.
E quando l’avv. Parla…
Al rientro dallo spogliatoio le squadre hanno un leggero calo e si moltiplicano gli errori, sia
da sotto, con alcune occasioni ghiotte che da fuori dove alcuni giocatori di casa si
accaniscono col ferro, che forse scambiano per stampanti…. Tuttavia la difesa di casa
continua a produrre delle recuperate dove Comi ne è spesso protagonista, senz’altro non
da solo. Quando mancano dieci minuti alla fine il vantaggio Veni è arrivato a 14 lunghezze.
L’ultimo quarto sembra utile solo ai tabellini personali con un Toscano sugli scudi, che
porta il mattone per il quasi ventello di vantaggio finale.
Bene per concentrazione per tutta la gara da parte di tutti in questa sfida che si presentava
sicuramente ostica alla vigilia. Un altro gradino di crescita e se si continua a lavorare così
ci sarà modo per tutti di divertirsi.
D.D.