Prima Divisione: “abbandonata” sulla Porrettana, ritrovata in bella salute in Via Conta!

Quarta giornata di ritorno, Campionato Regionale Prima Divisione Girone E: VENI BASKET 65 PGS CORTICELLA 59.
VENI BASKET: Evangelisti, Brunetti 13, Spera 2, Vecchi 12, Musghi, Bonfiglioli 9, Lipparini, Aiello 13, Lioi 7, Verri 9.
PGS CORTICELLA: Albazzi, Fiorentini 18, Valgimigli, Mancinelli 2, Tolomelli 4, Candini 14, Spinelli, Ardizzoni 15, Rubbini, Brighenti, Grandi 4, Sanfelici 2.
Ci eravamo lasciati al termine della terza giornata di ritorno con i nostri “abbandonati e dispersi” sulla Porrettana in località Altedo. Sarà che poi non è tanto lontano, sta di fatto che dopo aver, probabilmente, vagato per le campagne tra Cenacchio e Gavaseto, li abbiamo ritrovati puntuali e in buona salute al Palconta, belli pimpanti e pronti ad affrontare i pari classifica Bolognesi. Formazione peraltro già battuta all’andata, ma che si presenta alle nostre latitudini forte di un’ottima prestazione contro la più quotata Accademy di quel di Budrio (partita persa dal PGS di un solo punto).
Il ritrovato funzionamento dell’omonimo impianto del Palaconta contribuisce al buon riscaldamento dei nostri, i cui volti appaiono seri e determinati. A fine partita Coach Bonora confesserà che qelle espressioni sui volti lo avevano preoccupato, perchè non capiva se erano la conseguenza della pesante sconfitta di Altedo oppure se erano di concentrazione per la sfida che andava ad iniziare. In cuor suo voleva propendere per la seconda. Lo svolgimento della gara ed il risultato daranno poi ragione al cuor suo.
Davanti ad un selezionatissimo pubblico prende il via la partita, che vede scorrere il primo quarto con i bianchi della VENI sempre avanti ai blu del PGS, anche se solo di qualche punticino. Ma si nota che l’atteggiamento è quello giusto. A fine quarto il tabellone recita +4 VENI: 17 a 13.
Secondo quarto che procede sulla scorta del primo, con i musicisti che dalle quinte si alternano sul palco e l’orchestra che continua a suonare senza particolari stonature. L’atteggiamento continua ad essere quello giusto, il che consente di incrementare il vantaggio. All’intervallo lungo siamo a +7 VENI: 36 a 29.
Lasciati negli spogliatoi violini, trombe e tamburi, le orchestre rientrano in campo con un solo strumento: la fisarmonica. Distacchi che si accorciano così fino ad un solo +1 nel corso del terzo quarto, chiuso poi a +5 VENI: 49 a 44. Per risalire adirittura fino a +15 a metà dell’ultimo quarto e ridiscendere pericolosamente a +4 ad un paio di minuti dalla fine.
In casa VENI fondamentale diventa la prova del Direttore d’orchestra che con giusto vigore richiama più volte i propri ragazzi, ai quali con pazienza rispiega le regole del pentagramma e delle sette note.
I titoli di coda scorrono come sempre lenti, ma alla fine si porta a casa il risultato che dice +6 VENI: 65 a 59.
Nel complesso bella prestazione di squadra, dove ognuno ha portato il proprio valido contributo. Buona la difesa. Alcuni tiri affrettati e da fuori hanno creato occasioni di contropiede, abilmente sfruttate da avversari più veloci di noi. Così come diminuire l’intensità del gioco di squadra a vantaggio di singole azioni, a volte forzate, ha offerto agli avversari la possibilità di rientrare e a noi di non chiudere la gara.
Da ultimo, spiegare a qualcuno che non è per nulla vero che “un fallo tecnico al giorno toglie il medico di torno”!
(vero Bruss?)
SB