la storia Veni dalla biblioteca……prosegue a Venilandia (palaconta) e la storia continua…

Dalla biblioteca al campo;

sabato 6 aprile dopo l’affabulazione della Lorena i ragazzi si sono trasferiti dalla bibloteca alla palestra di via Conta dove si sono svolti i giochi di primavera.

Un bel giorno di primavera Giuseppa aveva dato alla luce ben sei figli tutti rosa pallido con qualche pelo sul muso e una coda attorcigliata sui loro tondi sederini.Sì avete capito benissimo erano maiali.Nel frattempo per San Pietro in Casale si aggiravano tre ragazzi entusiasti che sognavano di fondare non la solita squadra di calcio, ma una squadra di uno sport che veniva dal lontano Farwest; avete presente i cowboy, gli indiani. Dalla lontana, ma bellissima America. Il Basket era nato molti anni prima a Springfield proprio là in America o meglio negli Stati Uniti.Quella palla arancione, allora era solo arancione, che rimbalzando rimbalzando aveva conquistato i nostri tre ragazzi fece nascere nella loro mente un progetto.Occorrevano soldi per creare la loro squadra, non molti, ma abbastanza perché loro non ne avessero.Ed ecco che il destino di uno di quei maialini rosa, si intrecciò con quello dei nostri amici: Valter, Ennio e Luciano appassionati di quel gioco che in Italia avevamo ribattezzato Pallacanestro.Comprarono il maialino più promettente lo allevarono, a turno con grande cura in modo che mangiasse e ingrassasse pronto per produrre salsicce, prosciutti, salami, ciccioli, coppe di testa e cotechini.Quando fu abbastanza grande, grosso e grasso lo vendettero e ricavarono i soldi necessari a comprare un nuovo pallone di cuoio, le divise nere e l’iscrizione ad una vera gara.Pensa e ripensa al nome della squadra, fu Luciano a districare il dubbio: La chiameremo più o meno come si chiama la via dove ci alleniamo. Via Vinicio Pescerelli, cioà Veni, che è anche un po’ di buon augurio, Veni Vidi Vici. Cioè venni, vidi e vinsi.Intanto il Sindaco Faccioli aveva fatto costruire un campo da pallacanestro vicino a quello del calcio, dove adesso c’è la piazza Testoni.Il campo era all’aperto e ad ogni partita la gente di San Pietro in Casale accorreva a fare il tifo per la loro squadra, rischiando qualche pallonata. Non esistevano gradinate.Il gioco come ora si giocava cinque contro cinque e spingere o peggio colpire l’avversario  si faceva fallo. Poi non puoi camminare con la palla in mano, devi palleggiare, toc, toc, toc. accarezzando la palla.Queste regole sono ancora valide, altre invece sono cambiate e aggiunte con il tempo.Da allora i giocatori, compresa una mitica squadra femminile, hanno allenato altri giovani che a loro volta ne hanno richiamati altri fino ad oggi.Il più fedele giocatore e sostenitore della Veni Basket per anni è stato il nostro presidente Sanzio Gottardi, soprannominato dagli amici Krumina perché assomigliava ad un famoso giocatore Russo biondo come lui, alto ben due metri e dodici centimetri.Fu proprio Krumina a insegnare a tanti ragazzi cos’è la Pallacanestro  ed è per merito suo che si è costituito il Minibaskett a cui possono partecipare tutti i bambini fino a 12 anni. Per questo motivo e per voi che oggi la Veni Basket  vuole portare tutti i bambini alla scoperta di Venilandia, una palestra di scoperte, giochi ed emozioni  in cui si mantiene viva questa bellissima storia.