Serie D: La Veni chiude la saracinesca e batte il Voltone

Veni – Voltone 56-47 (21-18, 35-31; 43-47)

Veni: Gamberini 2, Minozzi G. 10, Vinci 5, Brunetti n.e., Sgarzi 1, Settanni 3, Frignani 17, Ghedini 5, Pastore, Pederzoli 13. All. Minozzi M. Ass. Ardizzoni.

Voltone: Calvi 10, Galassi 5, Giacometti A. 6, Sanguettoli 4, Giacometti J., Codicini, Ferraro 6, Verdoliva 4, Maresi 2, Magi 6, Di Stefano n.e., Lelli 4.

Arbitri: Rizzo e Del Rio.

Alla fine del primo tempo sembrava anche una partita normale, a tratti gradevole e con buoni spunti da entrambe le parti, nonostante alla lista dei nostri assenti avessimo aggiunto all’ultimo anche il febbricitante Balla (non hai il fisico dei fratelli Minozzi per fare serata fino a tardi, fattene una ragione) e il Prof per concomitanze di impegni sportivi. Poi il secondo tempo ha mostrato, per usare un eufemismo, un basket meno brillante. Ma andiamo con ordine. Squadra A -noi- con soli cinque senior a referto e l’innesto quasi obbligato del nuovo acquisto Pederzoli, che alla resa dei conti si rivelerà decisivo. Voltone -squadra B- senza Polo ma con due vittorie in classifica in più e un roster comunque molto giovane anche per loro. Frigna inizia con i grigi che al riconoscimento sbagliano il suo cognome e il coach che sentenzia “forse sarà la volta buona che giochi bene”. Si scherza, ma quando il nostro numero 9 segna la terza tripla consecutiva in avvio a qualcuno viene da pensare che si scherzi un po’ meno. Sul 12-5 (tripla di Gio per spezzare la monotonia) Torrella chiama time out per cercare di spegnere le mani incendiate dei nostri, operazione che riesce anche con l’aiuto di Manu che in un paio di minuti riesce a fare più danni di un virus intestinale. Nelle rotazioni entra anche Pedo, che porta a fine quarto i primi punti della sua seconda esperienza in bianconero. C’è però equilibrio, perché il Voltone resiste con difesa aggressiva, la perfezione in lunetta (11/11) e un ottimo Calvi dalla panchina che ne mette otto nei primi venti minuti prima che Gambero gli si appiccichi come la colla e lo tolga almeno parzialmente dal gioco. Noi al contrario iniziamo ad avere problemi di falli, tiriamo poco e male dalla lunetta ma riusciamo comunque a restare avanti, grazie ai canestri di Gio, Pedo e del solito Frigna. Ci starebbe anche un vantaggio discreto se non prendessimo canestro da tre a 33″ dalla fine su una dormita difensiva e non perdessimo la successiva palla in attacco. Il terzo quarto come spesso accade in casa ci vede soffrire, con Nick che fatica a levarsi la ruggine di una stagione travagliata e gli altri a vedere il canestro piccolo piccolo. Quando poi escono per il quarto fallo prima Gian e poi Frigna si fa notte, e racimoliamo la miseria di otto punti totali subendone il doppio, che conti alla mano fa -4 a fine terzo quarto, nonostante Winx cerchi di suonare la carica e rimetterci in partita dopo aver subito tecnico per proteste. L’ultimo periodo si apre con la tripla di Nick, avvisaglia che le speranze sono ancora tutte lì pronte a riemergere. La difesa alza il volume, e Pedo fa valere tutta la sua verticalità sui due lati del campo. La Veni chiude la via del canestro, e pur sbagliando qualcosa di troppo in attacco aumenta il suo vantaggio un punticino o due alla volta. Frigna rientra e si rende utile pur non segnando più con assist, rimbalzi, una stoppata ed un recupero, e quando poi Gio attacca addirittura il ferro guadagnandosi due liberi, Ghedo stoppa il suo avversario (saranno ben sette alla fine le stoppate di squadra) e Pedo segna col fallo in contropiede, la partita ha tutta l’aria di essere decisa. Quello che non tutti notano in un primo momento è che nell’ultimo quarto il nostro canestro è rimasto inviolato. Un segnale forte che racconta di una vittoria come detto non brillante o frutto di gioco spettacolare, ma tremendamente importante per allontanare di altri due punti la zona play out, oggi ferma a quota 12. Occorrerà cavalcare il momento positivo che ci ha regalato la quarta vittoria in cinque gare nonostante tutte le sfortune ormai fin troppo note, contando che le tre partite in otto giorni che ci aspettano saranno la più terribile delle prove del fuoco. Serviranno testa, cuore e possibilmente qualche altro gradito ritorno dei nostri assenti.

MVP: Ottimo impatto di Pedo con punti, rimbalzi e anche tanta difesa, ma la palma di migliore in campo oggi va al nostro Frigna, che chiude come top scorer della gara e aggiunge anche 4 rimbalzi, 3 recuperi, 2 assist e 2 stoppate.