Correva l’anno 1955, quello immediatamente successivo alla fondazione della nostra società. Fu per noi il punto di svolta, nonché l’origine di quello che tutt’ora rappresenta il logo della Veni. Il famigerato “Patto Magrùn” ci permise infatti di raccogliere la somma necessaria ad iscriverci per la prima volta al campionato di Prima Divisione. Il resto è letteralmente storia, ma andiamo con ordine.
Già perché l’idea iniziale era quella di allevare maiali (di razza “magrona”, per l’appunto) in modo da venderli e ricavare il denaro con il quale comprare una Volkswagen militare. Partendo da quell’idea venne stipulato un accordo, il “Patto Magrùn”, da tutti i componenti della Veni più l’amico di lungo corso Moreno Monti. Il patto prevedeva scadenze (ad esempio ogni socio doveva versare 100 lire alla settimana) e ruoli (i maiali erano accuditi da Brunoro Tagliavini coadiuvato dalla figlia Maddalena) ben precisi e definiti.
Oltre all’art.7 del patto (“Al signor Bruno occorrerà portare una bottiglia di vino ogni settimana” come giusta ricompensa del lavoro svolto), particolarmente importante si è rivelato quello successivo: l’art. 8 recita infatti che “Per ogni decisione importante tutti i membri dovranno riunirsi e decidere per maggioranza”. E così venne fatto, quando nell’autunno dello stesso anno la maggioranza dei soci – stanca di giocare solo partite amichevoli – decise di usare il ricavato della vendita dei maiali non per comprare una vettura decappottabile, bensì per pagarsi l’iscrizione al campionato di Prima Divisione.
Ed eccoci qui, da quel momento di svolta sono passati quasi 70 anni e siamo ancora desiderosi di mantenere viva la genuina passione per il basket qui a San Pietro in Casale. Neanche questi sono giorni in cui sia facile riuscirci al meglio delle nostre possibilità, ma dalle nostre origini arriva proprio il messaggio che si debba sempre tenere a mente l’obiettivo, puntare a raggiungerlo di squadra e – perché no – essere creativi nel farlo.