Under 20: due buoni quarti non bastano per contenere Granarolo

Veni Basket – Granarolo                               39-78

(5-26; 23-42; 33-50)

Tabellino: Ballarin 11, Monti 3, Franceschelli 8, Lipparini 2, Brunetti 5, Montebugnoli 8, Zentile 2, Villani, Saccenti, Tesini.

Si sa, nel basket è giusto tenere conto in primis del risultato che è il primo riscontro di quello che una squadra fa in campo. Ragionando in questi termini sarebbe davvero difficile trovare aspetti positivi nell’essere stati doppiati dagli avversari, ed avere concluso la partita sul -39. Eppure, non è tutto da buttare nella domenica dei nostri ragazzi, anzi.

Per prima cosa, è giusto sottolineare e dare merito al valore degli avversari: Granarolo è davvero un’ottima squadra, che vanta almeno 5/6 ragazzi che giocano in pianta stabile in serie D, è ordinata in attacco e aggressiva in difesa. Il primo quarto ne è la prova, ma i nostri ragazzi sono troppo ‘molli’ e fanno sembrare gli avversari ancora più forti di quanto non siano in realtà: 5 punti segnati e 26 subiti dicono tutto.

Nel secondo e nel terzo quarto tuttavia la musica cambia completamente, e qui stanno gli aspetti positivi di cui sopra: il solito impatto difensivo della panchina è importante per cominciare a recuperare palloni in serie, e per giocare finalmente in transizione. Giocando inoltre molto bene in penetra e scarica (bravi Franceschelli e Monti ad attaccare l’area, Ballarin e Montebugnoli a farsi trovare pronti) la squadra trova finalmente il suo ritmo.

Coach Maini nell’intervallo dà qualche consiglio su come arginare il centro avversario, sul quale poggia l’attacco di Granarolo, e nel terzo quarto la Veni concede appena 8 punti in 10 minuti. Purtroppo in attacco manca qualche punto per rientrare davvero in partita, ma comunque ad inizio quarto quarto torniamo a -15.

Alla lunga tuttavia lo sforzo viene pagato, e finisce con Granarolo a prendere il largo soprattutto negli ultimi 3/4 minuti. La partita si chiude con un divario molto ampio, ma p’aver giocato 20 minuti di un certo livello deve comunque essere uno stimolo per capire che con un certo atteggiamento possiamo giocarcela anche contro le squadre più forti.

Francesco Evangelisti