Serie D: La Veni passa alle Shakespear e vince la seconda di fila

Stars – Veni 72-79 (24-23, 43-37; 52-55)

Stars: Bertoncello 5, Tazzara 15, Bonanno, Morando 7, Skocaj 19, Landuzzi 7, Marino, Passarelli n.e., Porcu n.e., Musolesi 4, Santilli 15, Taroni n.e. All. Bandieri. Ass. Cantelli.

Veni: Gamberini n.e., Minozzi G. 11, Vinci 11, Sgarzi 4, Frignani, Luparello 14, Dal Pozzo 22, Ghedini 3, Ballarin, Pastore 7, Barbieri, Campanile 7. All. Minozzi M. Ass. Ardizzoni.

Arbitri: Sarto e Bersani

Una rondine, dicono, non fa primavera, due però fanno perlomeno venire qualche sospetto. E così dopo che la Veni domenica eRA tornata alla vittoria casalinga contro una diretta concorrente, si attendeva la trasferta di oggi, anticipo del turno dodici per scansare il ponte dell’immacolata, per capire se davvero ci fossero i presupposti per mantenere un abbozzo di sorriso oppure se il mal di trasferta sarebbe continuato imperterrito, e con esso anche l’ansia da bassifondi di classifica. Sì perché gli avversari di oggi, stessi nostri punti ma con una gara in meno, vincendo ci avrebbero staccati lasciandoci sempre più soli a quota sei. Nonostante le premesse positive tra l’altro anche questa vigilia è stata tormentata. Nick richiamato in giornata per lavoro era costretto a dare forfait, con Barbier convocato al suo posto, mentre Big Ben giocava con un gomito inservibile che non gli impediva però di aprire le marcature dell’incontro e di chiudere a quota 7. Pronti via e gli Stars partivano fortissimo con tre bombe su quattro azioni. Franz e Gio inizialmente rispondevano per il 5-5, ma poi i giovani bolognesi si mostravano più in palla e cercavano la prima fuga stoppata però da sette punti filati di Power. Santilli sotto allungava la forbice ma Lupo chiudeva il primo quarto su un pirotecnico 24-23.

Nel secondo quarto, con undici effettivi a toccare già il campo, coach Marco cercava di ritrovare una quadratura del suo cerchio, o forse di dosare le energie spremute in una difesa molto aggressiva, almeno in teoria. Sì perché i biancoblu guidati da Skocaj allungavano anche fino a più dieci, costringendo a due time out il coach già senza voce prima dell’intervallo. La “cazziata” aveva almeno l’effetto di risvegliare l’orgoglio dei bianconeri, che con un parzialino sospinto da Manu e Franz, eroico nel segnare tre liberi su tre con la mano mancina, finivano a meno sei all’intervallo. Sostanzialmente una rapina per come erano andate finora le cose in campo.

Il secondo tempo vedeva le medie realizzative abbassarsi quasi subito, merito anche di difese più attente, ma un super Power e i canestri di Winx e Ghedo davano prima il pareggio e poi il primo vantaggio ai sampierini in chiusura di terzo periodo. Dava una mano alla questione l’espulsione di Bertoncello, il talentino autore di 29 punti domenica scorsa e troppo nervoso per alcuni falli a suo dire non rilevati dagli arbitri. Doppio tecnico per lui ed espulsione automatica.

La Veni a questo punto sembrava averne di più, grazie ad un Lupo da doppia doppia con 14 punti e 11 rimbalzi, una tripla di Gian e una di Gio. Lupo però era costretto ad uscire per uno scontro con Gio proprio sul piede infortunato lo scorso anno, gli Stars ci credevano ancora e dal 68-58 la riaprivano grazie a due triple di Tazzara e al solito Skocaj a quattro minuti dalla fine. La sfida si faceva vibrante e stupenda per pathos ed equilibrio. Ancora Power pescava un gioco da tre punti di capitale importanza, il 99 Musolesi accorciava da sotto ad un solo possesso di vantaggio, poi con un attacco paziente e con tanti passaggi extra i bianconeri pescavano una tabellata fortunosa da tre ancora di Gian per il +6. Sempre Skocaj accorciava, ma dall’altra parte un glaciale Manu da 100% faceva 2/2 dalla lunetta. Gli Stars andavano di nuovo a segno a sessanta secondi dalla fine, e indovinerete certo con chi, ma l’ennesimo buon attacco portava ad un tiro da tre aperto del giocatore più determinante della gara, il nostro Power Dal Pozzo. La tripla dall’angolo, presa con quaranta secondi abbondanti sul cronometro, toccava solo il cotone della retina. Con sette punti e tre possessi di vantaggio, ai ragazzi bastava non commettere suicidi per portarla a casa, cosa che puntualmente avveniva mettendo sul calendario la prima vittoria in trasferta dell’anno e la prima striscia, di piccole dimensioni ma di grande valore.

Certamente non siamo guariti e nemmeno esenti da sfortune ed acciacchi, che anche stavolta ci hanno colpiti inesorabili, ma l’atteggiamento tra compagni e verso arbitri e avversari è certamente quello giusto. Servirà solo coltivarlo e permettergli di diventare il nostro marchio di fabbrica.

Ora ponte meritato per tutti, con tre giorni di riposo concessi come premio ai risultati ottenuti. Da lunedì però di nuovo sul pezzo per cercare di chiudere l’anno solare nel migliore dei modi. Le modalità per riuscirci almeno ora pare che le abbiamo capite.

MVP:Dopo una maratona lavorativa che un mese fa lo avrebbe reso inservibile, Power gioca una partita versione anni novanta, quando per intenderci saltava ancora i fossi per la lunga. Chirurgico in attacco, tosto in difesa come mai prima d’ora, decisivo con la tripla che chiude il match. 22 punti in 24 minuti, 7/11 dal campo, 6/6 ai liberi, 4 rimbalzi, 2 assist.

Dal Pozzo Lorenzo