Serie D, a tu per tu con…Coach Marco Minozzi: “Sarà un anno importante”

A poco più di due settimane dal primo impegno ufficiale nel Trofeo Marchetti, è tempo di fare il punto della situazione in casa Veni al termine di un’estate che ha portato tante novità, addii e graditi ritorni; per questo, non c’era modo migliore che interpellare coach Marco Minozzi, già pronto e concentrato per una nuova stagione della Serie D che si preannuncia più impegnativa e stimolante di quelle passate.

 

Nuova stagione, nuovo roster. Cosa è cambiato?

Il roster è cambiato in parte, sono rimasti in 5 rispetto alla passata stagione. Sono arrivati diversi giocatori nuovi, alcuni di loro già conoscevano l’ambiente e questo sarà un vantaggio non da poco. 

Capitan Folesani ha salutato la Veni, è arrivato Dal Pozzo. Ruoli diversi, qualcosa in comune?

Il carisma li accomuna sicuramente. Quello ci darà senza dubbio una grossa mano, in un gruppo che si è ringiovanito molto la sua presenza sarà fondamentale. La sua esperienza sarà al servizio della squadra, è un fattore non da poco.

Un gruppo giovane e anche più “leggero” sotto canestro.

Abbiamo perso i due lunghi dello scorso anno, saremo più “leggeri” ma l’idea è quella di trovare e pensare a soluzioni diverse. Senza dimenticare che abbiamo giocatori che sono in grado di dare una grossa mano come rimbalzisti. E poi Angelini mi ha pagato profumatamente per essere l’unico centro del roster…non potevo assolutamente deluderlo! 

Tornando ai giovani, la linea “verde” al centro del progetto di quest’anno?

La base di partenza è diversa, punteremo forte sugli Under. Alcuni di loro faranno parte della prima squadra in pianta stabile, si alleneranno con noi regolarmente. Starà a loro dimostrare il loro valore e ritagliarsi il proprio spazio…

Cambierà anche il vostro modo di giocare?

Il roster negli anni è quasi sempre cambiato, ci siamo adattati e abbiamo cercato di tirare fuori il meglio da quello che c’era. Ogni anno ci sono nuovi e diversi stimoli, magari in questa stagione proveremo a lavorare maggiormente sulla fase offensiva sfruttando le caratteristiche e la velocità di alcuni giocatori. A parlare comunque sarà sempre il campo…

E sugli spalti invece? Come attrarre maggior pubblico al palazzetto? 

Vincere, le vittorie generano entusiasmo. A volte il bel gioco non fa per forza la differenza…Quest’anno proveremo a fare entrambe le cose, sarà difficile ma da lunedì lavoreremo anche su questo.